Interni (Design Affair)

Editore
Mondadori
A cura di
Virginio Briatore
Immagini
Paolo Utimpergher
Anno
2003
Edizione
N° 536
Pagina
60, 62, 64

SHOWROOM Alessi Mobili Bassano

Bassano è Veneto profondo. Bellezza, storia, cultura, ricchezza, identità, dialogo schietto ma non privo di sfide e arroccamenti. Qui due generazioni di imprenditori vicentini, la famiglia Alessi, il più grande architetto veneto e veneziano del ‘900, Carlo Scarpa, e un giovane arcitetto padovano figlio d’ arte, Claudio Caramel, trovano col linguaggio del design e dell’ architettura un terreno di dialogo ideale dentro e oltre la modernità.

Nel 1952 la famiglia Alessi, già titolare di altri punti vendita nel vicentino, apre nel centro storico di Bassano un negozio che si distingue per la scelta coraggiosa dei pezzi esposti. Gavina è uno dei marchi presenti e sarà proprio Dino Gavina a presentare Carlo Scarpa alla signora Alessi, che negli anni ’70 vuole rinnovare lo spazio espositivo.

La stesura del progetto, mai realizzata per la morte improvvisa dell’ autore, è del 1977/78 e perviene alla fase esecutiva, con dettagli costruttivi controllati dallo stesso Scarpa.

Nel 2001 il giovane Michele Alessi si rivolge allo studio Caramel coll’ intento di ripensare interamente il negozio annettendovi anche il soprastante, ma non collegato, appartamento.

Venuto a conoscenza del citato progetto, Claudio Caramel, il cui padre, architetto Sergio, si era laureato con Carlo Scarpa di cui poi era stato assistente universitario ed amico, ne prende visione con grande rispetto. Il progetto Scarpa, che interessava solo il piano terra, viene studiato nei dettagli e l’ architetto Caramel ne recepisce e condivide due punti forti: l’ ingresso spostato dal centro vetrina al lato sinistro, e il mantenimento del muro portante circolare, di cui conserva anche, pur modificandole, l’ apertura a destra e l’ ampio taglio a sinistra. Il nuovo negozio risulta raddoppiato e somma ai 128 metri preesistenti i 124 del piano primo.

Claudio Caramel sceglie di lavorare sullo spazio, la luce, le profondità delle visuali. Utilizza pochi materiali, giocando su leggere differenze di tono: bianco avorio, ghiaccio, grigio chiaro, grigio più caldo, sabbia.

Dal punto di vista architettonico è un intervento ‘secco’, marcato dalla scala severa le cui nicchie di luce, così come altri tagli ad altezza d’ occhio, la notte raccontano geometrie care a Donald Judd. Un intervento trattato in punta di piedi, con dettagli tipici della cultura veneziana, tra cui l’ attacco a terra della parete curva, scavato in uno zoccolo di pietra sabbiata, la stessa usata in lastroni per la soglia che divide fronte e retro. La bianca curva sembra così staccarsi e veleggiare come falce di luna sulla resina ‘spaziale’ del pavimento scuro.

Lentamente, pezzi storici e nuove icone del design occupano la spazio loro riservato da un dialogo veneto di architettura.

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Pagina 1: Prospetto su via Bellavitis, a Bassano, con l’ ingresso posto a sinistra della vetrina. Pianta originaria di Carlo Scarpa. La preesistente parete curva divide lo spazio espositivo a piano terra, pavimentazione in resina ‘Cementix’ con soglia in pietra tipo Adria sabbiata.

Pagina 2: Pianta del piano terra. La scala con le nicchie espositive. L’ ingresso e la parete curva visti dalla sommità della scala, in fondo la scaletta che conduce al piccolo ufficio posto su due livelli.

Pagina 3: Viste dello spazio espositivo principale. Nella foto piccola si notano i tagli ad altezza d’ occhio nella parete e l’ attacco a terra, con lo zoccolo perimetrale in pietra sabbiata. Progetto di Claudio Caramel, con Andrea Marin e Francesco Tombacco.